\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Sacro Romano Impero Φ la denominazione data usualmente allÆimpero che si costitu∞ in Europa nel Medioevo a partire dalla data si
mbolica del 25 dicembre dellÆ800, quando \b \cf4 \ATXht11111 Carlomagno\b0 \cf0 \ATXht0 ricevette la corona in S. Pietro dalle mani del \b \cf4 \ATXht11131 papa Leone III\b0 \cf0 \ATXht0 .\par
LÆimpero, oltre che una realtα territoriale û che in etα ca
rolingia (800-887) comprendeva la Francia, lÆItalia tranne il Mezzogiorno, la Germania, la Spagna settentrionale o marca di Spagna e la zona mistilingue tra Francia e Germania û, nel corso del Medioevo fin∞ per designare il potere (teorico) di governo su
llÆintera cristianitα.\par
A partire da \b \cf4 \ATXht31321 Ottone I di Sassonia\b0 \cf0 \ATXht0 (962), dal punto di vista territoriale lÆimpero si ridusse al regno italico e a quello di Germania, estendendo per≥ progressivamente la sua influenza sui n
uovi stati slavi dellÆest (Polonia, Boemia) e sullÆUngheria. La coscienza del proprio alto compito spirituale port≥ in seguito lÆimperatore Enrico III (1039-56) a promuovere la riforma ecclesiastica nei territori dellÆimpero; ma lo stretto connubio tra i
stituzioni ecclesiastiche e strutture politiche, che era particolarmente forte in ambito imperiale e che non era stato eliminato dalla cosiddetta riforma imperiale promossa da Enrico, fu alla base dello scoppio (1075) della lotta delle investiture tra im
peratore e papa, allÆepoca di Enrico IV e Gregorio VII. LÆesito della lotta, che ebbe fine con il concordato di Worms tra Enrico V e Callisto II (1122), segn≥ il forte indebolimento del potere imperiale in Germania e in Italia, di fronte al papato e alle
nuove realtα comunali. DÆaltra parte, dalla contrapposizione con il papato lÆimpero aveva tratto una rinnovata coscienza delle proprie radici universalistiche (romane e cristiane) e questa nuova consapevolezza fruttific≥ con la dinastia degli Svevi (113
7-1254). In particolare con Federico I Barbarossa, nella cancelleria tedesca si inizi≥ a definire ôsacroö lÆimpero: la denominazione stessa di \i Sacro impero\i0 , con cui impropriamente si indica lÆimpero medievale fin dallÆetα di Carlomagno, Φ dunque u
na novitα del 12░ secolo, basata (oltre che sulla polemica antipapale, pi∙ volte rinnovatasi in questo periodo) su di una utilizzazione della terminologia imperiale romana tardo-antica, favorita anche dalla contemporanea riscoperta del diritto romano nel
la sua codificazione giustinianea; per cui, per es., le leggi degli imperatori tedeschi furono anchÆesse dette \i sacre\i0 . Con gli Svevi, inoltre, lÆimpero cerc≥ di assumere tratti politico-amministrativi che lo mettessero sullo stesso piano delle nasc
enti monarchie europee; ma questo programma di rafforzamento istituzionale dellÆimpero, nel quale oltre al Barbarossa si impegn≥, soprattutto in Italia, il nipote di questi, Federico II (1210-50), fall∞ per la concorrente opposizione del papato, dei comu
ni italiani e, in Germania, della grande feudalitα. Si apr∞ cos∞, alla caduta degli Svevi (morte di Corrado IV, 1254), il ôgrande interregnoö, che, dal punto di vista della vacanza del titolo imperiale, dur≥ fino allÆeffimero tentativo di restaurazione d
i Enrico VII di Lussemburgo, che scese in Italia e fu incoronato imperatore nel 1312. Gli imperatori erano per≥ divenuti, in questo periodo, figure di secondo piano della politica europea, dominata ormai dai nuovi poteri monarchici, che stavano prendendo
il sopravvento sullo stesso papato. Morto Enrico VII nel 1313, la corona imperiale pass≥ a Ludovico il Bavaro, per tornare poi, alla morte di questi, alla casa di Lussemburgo con Carlo IV (1346-78), che spost≥ pi∙ ad est (in Boemia) il nucleo territoria
le del potere imperiale, prefigurando cos∞ quella dislocazione centro-orientale dellÆimpero che sarebbe divenuta stabile in seguito sotto la casa di Asburgo. Il Sacro Romano Impero si ridusse di fatto al Regno di Germania, elettivo, e al Regno dÆItalia,
sempre pi∙ nominale per lÆenuclearsi delle signorie e poi dei principati e per la politica papale di alternative alleanze. La bolla dÆoro di Carlo IV (promulgata alla Dieta di Metz nel 1356), che regolava lÆelezione imperiale da parte di sette grandi ele
ttori, vietava, fra lÆaltro, la divisione dei territori sottoposti ai principi elettori (allo scopo di impedire una moltiplicazione di voti) e proibiva la costituzione di leghe cittadine, senza specifica autorizzazione. Di fatto lÆimpero divenne una fede
razione di stati e la bolla dÆoro fece dellÆimperatore il capo onorario dei tanti stati germanici, sottoposti al controllo degli elettori. Dopo il concilio di Costanza (1414-18), nel quale Sigismondo apparve per lÆultima volta nellÆesercizio delle sue fu
nzioni internazionali, lÆimperatore non fu che un monarca tedesco la cui forza dipendeva unicamente dalle fortune degli Asburgo, e dallÆinizio del secolo 15░ il titolo di imperatore divenne di fatto ereditario degli Asburgo, anche se fu mantenuta, almeno
formalmente, lÆelezione imperiale. Massimiliano I tent≥ di trasformare lÆimpero in uno stato forte e di accentrare i poteri (Dieta di Worms, 1495); ma il tentativo fall∞ per lÆistituzione (Dieta di Augusta, 1500), su progetto del vescovo di Magonza Bert
oldo di Hennebert, di un consiglio di reggenza con rappresentati i principi e le cittα. Proprio quando lÆimpero di Carlo V, per ereditα e vicende politiche, pareva costituire una promessa di monarchia unitaria vastissima, lÆunitα religiosa del Sacro Roma
no Impero fu profondamente lacerata dalle guerre che videro opposti, dopo la Riforma, principi tedeschi protestanti e imperatore, conflitti che si conclusero, temporaneamente, nel 1555 con la pace di Augusta. La divisione dellÆereditα di Carlo V riconfer
m≥ la corona imperiale nellÆambito tedesco, ma i conflitti religiosi e la guerra dei TrentÆanni portarono al definitivo sgretolamento dellÆimpero; dopo la pace di Vestfalia (1648), si arriv≥ al riconoscimento della piena sovranitα degli stati, che si sot
trassero cos∞ al controllo dellÆimpero. Il Sacro Romano Impero appariva come un aggregato di stati quasi del tutto indipendenti, una confederazione, senza per≥ un proprio esercito e un vero indirizzo politico, di principi tedeschi sotto la presidenza, fo
rmalmente elettiva, ma di fatto ereditaria, degli Asburgo dÆAustria. E perci≥ lÆassoggettamento di gran parte dellÆItalia nel secolo 18░ non signific≥ affatto un riaffermarsi del Sacro Romano Impero, ma solo il predominio della casa dÆAsburgo. Il Sacro R
omano Impero, che non rappresentava ormai da tempo una consistente realtα politica, fu del tutto compromesso con lo staccarsi, per il trattato di Presburgo (1805), della Baviera, del Baden, del Wⁿrttemberg e di altri stati minori che costituirono la Conf
ederazione renana (1806) sotto la protezione francese. Di fronte alla dichiarazione di Napoleone di non riconoscerne pi∙ lÆesistenza, Francesco II, che dal 1804 aveva cominciato a chiamarsi anche \i imperatore ereditario dÆAustria\i0 , rinunci≥ (6 agosto
